Uno spazio sicuro dove ci si diverte e si cresce culturalmente.
Lezioni di italiano, inglese e informatica, corso per la patente e tanto altro gratuitamente. Definito il calendario delle attività estive del Women Girls Safe Space, uno spazio sicuro per donne migranti, gestito dal Centro Penc, che si tengono nei locali dell’istituto keynes, le ex Ancelle, in via Marchese Ugo 6.
Il progetto si svolge da lunedì a sabato secondo questa articolazione: lunedì lezione di italiano dalle 15,30 alle 17,00 e danza ucraina dalle 17,00 alle 18,00; martedì socializzazione dalle 16,00 alle 18,00; mercoledì lezioni di italiano dalle 15,30 alle 17,00 e danza africana dalle 17 alle 18; giovedì pilates dalle 16,00 alle 17,00, lezioni di inglese dalle 16,00 alle 17,00 e corso per patente dalle 17,00 alle 18,00; venerdì dalle 16,00 alle 18,00 corso di informatica; sabato dalle 10,00 alle 13,00 Tik toc magna magna. In quest’ultimo caso viene spiegato alle ragazze adolescenti il corretto uso di questo mezzo social, così tanto diffuso tra i ragazzi ed anche tanto insidioso, e si cucina e si mangia qualcosa di sfizioso in un clima sempre allegro e festoso.
Il calendario viene rivisto ogni due settimane e a seconda delle esigenze delle partecipanti può essere apportata qualche modifica.
Il safe space è un luogo aperto a donne di tutte le nazionalità, sicuro, inclusivo e fortemente ispirato ai valori dell’accoglienza, dell’integrazione sociale, della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere. Ad esse viene offerto un ventaglio di opportunità: laboratori di cucina e sartoria, di socializzazione attraverso il dialogo multiculturale in cui si discute di tematiche di carattere vario che arricchiscono le conoscenze di ognuna, l’angolo della parrucchieria e della manicure.
Ma ci sono anche momenti ricreativi, di relax e divertimento come l’attività di pilates, le danze africane e ucraine, l’angolo divano dove poter chiacchierare e prendere un the ed un caffe insieme o anche semplicemente rilassarsi un pò. E le iniziative finalizzate alla crescita culturale come le lezioni di italiano, inglese ed informatica, che possono essere “spesi” anche nella ricerca di un lavoro. Perché l’obiettivo primario resta sempre quello di favorire i processi di inclusione ed autonomia.
Particolare attenzione viene data alle adolescenti straniere spesso a rischio di adescamento e bullismo o in difficoltà per il gap culturale rispetto alle coetanee italiane. La socializzazione costituisce un momento molto importante di intreccio di relazioni e conoscenza di opportunità che spesso sono la chiave per a risolvere tanti problemi.
Alle donne che partecipano a queste attività viene data anche la possibilità di portare i loro figli piccoli, che non saprebbero a chi lasciare, che vengono ospitati in un apposito spazio, il child care, dove si tengono iniziative ludico pedagogiche.
Lo staff parecchio qualificato, coordinato dall’etnopsicologa Maria Chiara Monti, è composto da due psicologhe, quattro mediatrici culturali (una maliana, una nigeriana, una bengalese ed un’ucraina) ed un’educatrice che si occupa dei bambini, affiancati da alcuni volontari tra cui un medico ed un’assistente sociale.
Il progetto è finanziato da Unicef ed Irc (International Rescue Committee) ed è stato promosso nel 2000, in piena pandemia, dall’allora garante per l’infanzia e l’adolescenza Lino D’Andrea.
Responsabile: Maria Chiara Monti – Sede: Istituto Keynes, ex Ancelle, via Marchese Ugo n. 26 – Telefono: 347/1580224 – Mail: centropenc@gmail.com
In foto: l’angolo della parruccheria dove si sistemano capelli e parrucche.