Chi siamo

Prima gli ultimi. Nessuno è straniero è un’organizzazione no profit con spirito filantropico che si occupa esclusivamente di migranti. L’associazione nasce per iniziativa del giornalista Rino Canzoneri, che ne è il presidente, e di Filippo Greco, siciliano emigrato da ragazzo a Torino. Entrambi mossi dalla consapevolezza che era più che mai necessario fare qualcosa di concreto e contribuire ad affrontare un problema che si profila epocale, quello delle migrazioni.

Cinque i principali obiettivi che perseguiamo:
1) Favorire con varie iniziative il processo di integrazione ed autonomia dei migranti.
2) Aiutarli a risolvere situazioni di particolare emergenza, utilizzando le risorse di cui disponiamo.
3) Dare informazioni utili sui diritti, i servizi, l’assistenza, le opportunità di lavoro e su tutto quanto può servire. Evidenziando le risorse presenti nel territorio.
4) Coinvolgere i cittadini nel dare una mano a queste Persone.
5) Favorire la cultura della tolleranza e dell’accoglienza ed il rifiuto del razzismo.

Facciamo appello a chi vuole condividere assieme a noi questa iniziativa, nella consapevolezza che da soli la nostra azione non basta, ma che può essere forte e robusta se saremo in tanti a dare una mano. 

Chi fosse interessato, ci contatti. Saremo ben lieti di lavorare insieme per contribuire a dare un futuro a chi oggi è senza prospettive e senza speranze. 

A volte anche un piccolo gesto può cambiare la vita di una Persona. Perché non farlo? Perché non vivere anche noi nuove emozioni nel vedere tornare il sorriso e la speranza nelle persone che abbiamo aiutato?

SOCI FONDATORI:

Rino Canzoneri, giornalista professionista, scrive per il Giornale di Sicilia, soprattutto per le tematiche che riguardano i migranti. E’ stato per nove anni capo ufficio stampa del Comune di Palermo. Autore del libro “Prima gli ultimi”, edizioni Paoline, con prefazione di Papa Francesco. E’ tutore volontario di msna (minori stranieri non accompagnati), iscritto all’albo del Tribunale dei minori di Palermo, attivista di Refugees Welcome, organizzazione internazionale che si occupa principalmente di favorire l’accoglienza a casa di migranti in difficoltà, e mentore, per la stessa organizzazione, di tre ragazzi maggiorenni. Insieme alla moglie è famiglia di appoggio di due giovani mamme africane con bambini piccoli e fa diversi interventi di volontariato in casi specifici di cui viene a conoscenza, anche al di fuori dei ruoli citati.

Filippo Greco, nasce alla fine degli anni ’50 in un paese della provincia di Palermo, da una famiglia di contadini. Vive i primi anni della sua infanzia in quei luoghi, sviluppando con essi un legame di appartenenza profondo, da cui non riuscirà mai a staccarsi del tutto. Nel 1967 la sua famiglia emigra a Torino. Qui vive il resto della sua infanzia e adolescenza, toccando con mano le difficoltà di chi veniva considerato di fatto uno “straniero”: d’altra parte questo erano gli immigrati, per tutta la gente del nord. Diplomatosi in elettronica, si inserisce nel mondo del lavoro, da prima come operaio in linea di montaggio in una delle tante fabbriche che costruivano automobili; per poi fare il “salto di qualità”, entrando a far parte di una grande multinazionale dell’informatica e delle telecomunicazioni. In questo ambiente ha vissuto il resto della sua vita lavorativa che lo ha portato a viaggiare per il mondo, a seguito degli impianti di telecomunicazioni e degli stabilimenti che una famosa Fabbrica di Automobili di Torino ha costruito in vari Paesi. Questo suo vissuto da emigrato prima, e di viaggiatore per forza dopo, ha sviluppato in lui un senso di profonda empatia nei confronti di chi non ha scelto di lasciare la propria terra, e la propria cultura, per il piacere di conoscere, ma costretto dalla necessità di una vita semplicemente migliore. Empatia nei confronti di chi, solo perché il “caso”, l’ha fatto nascere in un luogo piuttosto che in un altro, è costretto a mettersi in viaggio. Ricorda spesso, con amara e rassegnata ironia, che anche quando torna al paese dove è nato, anche lì, da quelli che sono rimasti, è considerato un estraneo: un turista. Da questo un’altra amara considerazione: che l’emigrato, nel momento in cui parte, diventa di fatto un “straniero” ovunque.

Il Consiglio direttivo:
Rino Canzoneri, giornalista, presidente.
Filippo Passantino, giornalista, vice presidente.
Francesco Macchiarella, avvocato, componente.
Rosalia Nastasi, impiegata, maturità classica, componente.
Filippo Greco, perito industriale, componente.

I soci:
Gaetano Giardina, medico, chirurgo vascolare.
Santo Lombino, professore di storia e italiano.
Maria Rita Ilari, ragioniera, assicuratrice.

Lo statuto

Pubblichiamo qui sotto lo statuto della nostra associazione. L’oggetto sociale è ampio, ma ci occupiamo soltanto della parte che riguarda i migranti.

Scarica lo Statuto

In foto: Dare supporto a giovane migranti con bambini consente anche di trascorrere dei momenti lieti insieme.