Tra i migranti che sbarcano nelle nostre coste ci sono ragazzi di talento, determinati, intelligenti, capaci di raggiungere obiettivi importanti. Non sono scarti, come vengono considerati da qualcuno. E lo dimostrano studiando in condizioni di difficoltà, non conoscendo la nostra lingua, conseguono la maturità, si iscrivono all’Università e si laureano.
Tutto questo è però possibile grazie all’aiuto che ricevono da altre persone che non si sono girate dall’altra parte, che hanno dato loro una mano, accogliendoli in casa, prendendoli in affido, adottandoli o semplicemente sostenendoli dall’esterno, senza alcun vincolo giuridico.
Nel docufilm che presentiamo, durata 45 minuti, autore il giornalista Rino Canzoneri, con la regia di Rosario Neri, dalla viva voce dei protagonisti, chi è stato accolto e chi ha accolto, si scoprono storie ricche di solidarietà ed emozioni che solo i rapporti umani possono dare. La proiezione, in anteprima nazionale, sabato 20 maggio, alle 17.30, a Villa Zito, a Palermo.
Non si è fatto ricorso ad attori professionisti perché si è voluto riportare anche attraverso la voce, gli sguardi e il modo di esprimersi, l’essenza reale e profonda di questi rapporti.
Il filo conduttore è il valore dell’accoglienza, con tutto il bene che ci sta dentro. E dimostra che anche un piccolo aiuto cambia il percorso di vita di persone che altrimenti non riuscirebbero ad integrarsi o lo farebbero in modo marginale.
Per quanto riguarda i salvataggi a mare abbiamo voluto evitare scene cruente di persone che stanno per annegare o annegano per non urtare la sensibilità dei bambini o di chi ha vissuto questa esperienza. Ci siamo, quindi, limitati a riportare le immagini dei gommoni a mare e del trasbordo nelle navi che hanno prestato soccorso.
Il titolo “Nuovo Mondo” vuole dire che l’arrivo dei migranti in Italia è come passare da una realtà, quella dei propri Paesi, ad un’altra completamente diversa, piena di incognite, per certi versi misteriosa, da cui non si sa come andrà a finire. Il sottotitolo, “Storie di migranti e di persone che li hanno accolti”, sintetizza la trama del docufilm e serve anche a differenziarlo dal film di Trialese che si intitolava soltanto “Nuovo Mondo”.
L’obiettivo, attraverso il racconto di queste storie, è quello di far vedere quanto bello ed entusiasmante sia donare qualcosa di noi agli altri, ai più deboli e ai più fragili. E quanto bene può fare ad entrambi, un esempio che dovrebbe essere seguito da tanti altri.